Un momento molto particolare e personale è stato condiviso da Matteo Bassetti che ha aperto il suo cuore alle persone che lo seguono via social.
Qualche giorno fa aveva destato particolare attenzione il racconto di Matteo Bassetti, direttore del Malattie infettive del San Martino di Genova, in merito alle emozioni e sensazioni provate in periodo pandemico da Covid. Ora, il professore è tornato a svelare alcuni aneddoti molto personali legati ad un lutto molto importante subito anni fa.

Il dolore di Matteo Bassetti per la morte della madre
Solitamente siamo abituati a sentirlo parlare in relazione alle questioni legate alla Sanità nazionale e internazionale, ma ultimamente Matteo Bassetti, direttore del Malattie infettive del San Martino di Genova, sta aprendosi maggiormente anche su argomenti molto personali e privati. In particolare in queste ore, il professore ha voluto ricordare sua madre, scomparsa ormai diversi anni fa.
Con una foto condivisa su Instagram, Bassetti ha scritto: “Ciao Mamma, oggi sono 5 anni che sei volata in cielo. Sei stata il cuore pulsante della famiglia. Ci manca il tuo sorriso, la tua positività, il tuo amore per tutti. Ci manca tutto di te. Non smettere di proteggerci da lassù”. Un pensiero che ha commosso tutti coloro che lo seguono e che ha permesso all’esperto di entrare ancora di più in sintonia con i propri seguaci.
Il traguardo del professore: la classifica
In precedenza, invece, Bassetti aveva condiviso un qualcosa di molto diverse rispetto a questo racconto personale. Il direttore del Malattie infettive del San Martino di Genova, infatti, è entrato in una speciale classifica quella dei “top scientist del mondo”. Sono solo 104 gli italiani in graduatoria e lui è presente.
“Sono 104 gli italiani che fanno parte dei top scientist del mondo secondo clarivate. Per il V anno consecutivo sono orgoglioso di esserci”, ha fatto sapere sempre sui social Bassetti. “In questo mondo non si vince mai da soli. Desidero ringraziare il mio gruppo di ricerca composto da medici, specializzandi, infermieri, borsisti, studenti, OSS, segretarie, datamanager, amministrativi e tutti quelli che mi sono dimenticato di menzionare. Senza tutti loro, questi risultati non si sarebbero raggiunti”.